La Moka Bialetti è un'icona del design e della cultura italiana
L'Idea e l'invenzione è di Alfonso Bialetti (1888-1970), un imprenditore italiano. La prima caffettiera a base ottagonale fu brevettata nel 1933.
Si narra che Alfonso Bialetti abbia avuto l'intuizione osservando la moglie fare il bucato con la "lisciveuse" (o lessiveuse), un'antenata della lavatrice.
Questo apparecchio, dotato di una caldaia e un tubo cavo centrale, faceva salire l'acqua bollente con sapone dal basso verso l'alto per "lisciviare" i panni, un meccanismo che ricorda molto quello del funzionamento della Moka.
Il nome "Moka" è un omaggio alla città di Mokha (o Moca) nello Yemen, un tempo porto rinomato e centro storico del commercio mondiale del caffè, in particolare la pregiata qualità Arabica.
Dalla Bottega all'Industria
Per i primi dieci anni, la Moka fu prodotta in modo artigianale dall'officina di Alfonso Bialetti (fondata nel 1919), con una produzione limitata e vendite dirette ai mercati e alle fiere locali.
Il vero boom arrivò all'inizio degli anni '50, grazie al figlio di Alfonso, Renato Bialetti. Renato raccolse l'eredità paterna e trasformò la produzione, portandola da artigianale a industriale. Aumentò notevolmente il volume di produzione, rendendo la Moka accessibile a quasi tutte le famiglie italiane.
Per supportare la diffusione di massa, Renato Bialetti lanciò una vasta campagna pubblicitaria, soprattutto attraverso il neonato Carosello in televisione (dal 1957).
Nel 1953 (altre fonti dicono 1958), venne creato il famoso logo dell'"Omino coi Baffi" (disegnato da Paul Campani), una caricatura ispirata allo stesso Alfonso Bialetti. L'omino è raffigurato mentre alza il dito, come nell'atto di ordinare un espresso, un gesto che ha contribuito a rendere la Moka un marchio immediatamente riconoscibile a livello globale.
Oggi, la Moka Express, con la sua inconfondibile forma ottagonale in alluminio, è prodotta in oltre 320 milioni di esemplari e riconosciuta in tutto il mondo come un'icona del Made in Italy, tanto da far parte della collezione permanente del MoMA di New York e del Triennale Design Museum di Milano.
Da Amici della Scienza
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