Nella mitologia romana, Camilla era una vergine guerriera, una delle figure più emblematiche dell'Eneide di Virgilio
Era la figlia di Metabo, re di Priverno, e di Casmilla. Ancora in fasce, il padre, costretto a fuggire dalla sua città, la affidò alla dea Diana. Camilla crebbe libera e selvaggia nei boschi, sviluppando un forte legame con la natura e un innato talento nella caccia e nella guerra.
La sua partecipazione alla guerra troiana
Quando scoppiò la guerra tra Enea e Turno, Camilla si schierò dalla parte di quest'ultimo, re dei Rutuli, diventando una delle sue più valide alleate. La sua fama di guerriera valorosa e invincibile la precedeva: era nota per la sua velocità, agilità e forza nel combattimento.
La sua morte
Durante una battaglia particolarmente cruenta, Camilla cadde sotto i colpi di Arunte, un guerriero etrusco. La sua morte suscitò grande dolore e sgomento tra le fila alleate.
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Il mito di Camilla
La figura di Camilla ha ispirato nei secoli successivi numerose opere letterarie e artistiche, diventando simbolo di coraggio, indipendenza e lealtà. La sua storia rimane ancora oggi una delle più affascinanti e coinvolgenti della mitologia romana.
Curiosità
Il nome di Camilla è legato anche a quello di una città, Cameria, una delle antiche città latine, situata nei pressi di Albano Laziale. Secondo la leggenda, il suo nome deriverebbe proprio da quello della vergine guerriera.
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Adesso tocca a te. Rispondi nei commenti a queste 3 domande:
- A chi fu affidata?
- Con chi si schierò?
- Da chi fu uccisa?
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