In particolare, gli studiosi hanno esaminato il DNA mitocondriale (mtDNA) e il DNA nucleare (nuDNA) degli individui analizzati. Il mtDNA è ereditato solo dalla madre, mentre il nuDNA è ereditato da entrambi i genitori. Gli scienziati hanno utilizzato queste due fonti di DNA per determinare l'ascendenza genetica degli individui.
I risultati dello studio hanno dimostrato che gli italiani moderni hanno una maggiore affinità genetica con gli antichi romani rispetto alle popolazioni della Grecia e del Vicino Oriente.
Inoltre, gli scienziati hanno identificato una specifica variante genetica presente negli antichi romani e che è ancora presente nella popolazione italiana contemporanea, suggerendo un'ascendenza genetica diretta tra le due popolazioni.
Un altro studio pubblicato sulla rivista "PLOS ONE" nel 2015 ha esaminato la diversità genetica di 23 popolazioni europee, compresa quella italiana, utilizzando marcatori genetici autosomici. L'obiettivo era di valutare la somiglianza genetica tra le popolazioni europee e quelle dell'antica Roma.
I ricercatori hanno utilizzato un'analisi di clustering per identificare le popolazioni che mostravano una maggiore affinità genetica con l'antica Roma. I risultati dello studio hanno mostrato che le popolazioni dell'Italia e della penisola balcanica hanno la maggiore affinità genetica con gli antichi Romani rispetto alle popolazioni dell'Europa occidentale.
Inoltre, gli scienziati hanno esaminato la presenza di due specifici marcatori genetici che sono stati associati all'antica Roma: il marcatore M269 del cromosoma Y e il marcatore H7 del mtDNA.
Hanno scoperto che il marcatore M269 del cromosoma Y è presente in una percentuale maggiore nella popolazione italiana rispetto alle altre popolazioni europee, indicando un'ascendenza genetica diretta degli antichi Romani nella popolazione italiana.
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