Febbraio attualmente è il secondo mese dell’anno, ma una volta non era così: non esisteva affatto e a inventarlo fu uno dei sette re di Roma
Febbraio conserva nel nome la propria origine, legata alla febbre. Vediamo perché:
Febbraio prende il nome da Februa, un'antica divinità della purificazione associata alla guarigione dai malanni tramite la febbre. Nel calendario romano di Romolo, dopo dicembre c'erano 60 giorni di "buco", riempiti poi da Numa Pompilio con gennaio dedicato a Giano e febbraio a Februa.
I romani vivevano la febbre come un rito di purificazione, un fuoco che lavava via la malattia dal corpo, e celebravano i lupercalia, poi sostituiti con San Valentino, il 14 febbraio. Nel 495, Papa Gelasio I trasformò il rito pagano di Februa in Maria purificatrice, mantenendo il rito delle candele nella tradizione della Candelora, spostata poi al 2 febbraio da Giustiniano I nel 560.
Oggi, febbraio rimane un mese dedicato alla purificazione, anche se della connessione con la febbre è rimasto solo il nome.
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