domenica 12 maggio 2024

Caligola, l’imperatore che dichiarò guerra all’oceano

QUANDO CALIGOLA DICHIARO' GUERRA ALL'OCEANO


Sotto il regno dell'enigmatico e imprevedibile imperatore Caligola, si consumarono scene tanto bizzarre quanto emblematiche della sua follia e del suo desiderio di potenza. In un episodio che rifletteva il suo stile di governo teatrale e spesso assurdo, Caligola orchestrò uno scherzo di guerra che sconfina nell'assurdo.

Senza un vero nemico contro cui combattere, l'imperatore decise di creare da sé un'occasione di "gloria". Ordinò che alcuni membri della sua guardia personale, i Germani, fossero trasportati oltre il Reno e si nascondessero. Quindi, in un giorno come tanti, mentre la coorte romana si abbandonava ai piaceri del pranzo, fece irrompere messaggeri trafelati con la notizia che il nemico stava avanzando.

Nell'immediato caos che seguì, Caligola, con alcuni amici fidati e una parte della cavalleria, si precipitò nei boschi più vicini. Là, con gesto teatrale, fece abbattere alberi e li adornò come trofei di una battaglia mai combattuta.

Al ritorno, sotto la luce di torce fiammeggianti, denunciò come codardi coloro che non avevano partecipato alla sua farsa, mentre elogiava e premiava con corone d'oro decorati da simboli del sole, della luna e delle stelle, i suoi "coraggiosi" compagni, definendoli "conquistatori" per la loro partecipazione a una vittoria inesistente.

In un'altra occasione, simile nella forma ma sempre nuova nella sua follia, Caligola fece uscire di nascosto degli ostaggi da una scuola, presentandoli poi come fuggitivi. Abbandonò all'improvviso la tavola e li inseguì con la sua cavalleria, per poi catturarli e trascinarli indietro in catene. Tornato al banchetto, il teatro del ridicolo continuò: invitò gli ufficiali, ancora in armatura, a sdraiarsi sui letti tricliniari e li esortò a "tener duro e riservarsi per tempi propizi", citando Virgilio.

Il culmine di questa serie di falsi trionfi si verificò quando Caligola, pretendendo di concludere una guerra mai combattuta, schierò le truppe lungo le spiagge dell'Oceano. Dopo aver ordinato l'impossibile compito di raccogliere conchiglie come "spoglie dell'Oceano", destinate al Campidoglio e al Palazzo Imperiale, proclamò questa ridicola collezione come trofeo di guerra.

Per immortalare questa "vittoria", eresse una torre altissima, simile a quella di Faro, da cui di notte un faro avrebbe guidato i naviganti.

Concludendo questa pantomima, annunciò ai suoi soldati una ricompensa di cento denari a testa, proclamando con pompa: «Andate in letizia, andate in ricchezza».

FONTI

Svetonio, Caligola, 44-46
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