La distinzione tra "imperatori adottivi" e "dinastia degli Antonini" può generare confusione, poiché i due termini sono strettamente correlati ma non del tutto sovrapponibili.
Imperatori adottivi:
Questo termine si riferisce al metodo di successione adottato nel II secolo d.C., in cui l'imperatore in carica sceglieva e adottava il suo successore, basandosi sul merito e sulla capacità, piuttosto che sulla discendenza biologica.
Questo sistema mirava a garantire la stabilità e la prosperità dell'Impero, selezionando i migliori candidati per il ruolo di imperatore.
La serie degli imperatori adottivi comprende Nerva, Traiano, Adriano, Antonino Pio e Marco Aurelio.
Dinastia degli Antonini:
Questo termine si riferisce specificamente agli imperatori che succedettero ad Antonino Pio, ovvero Marco Aurelio e, in seguito, suo figlio Commodo.
Sebbene il principio dell'adozione fosse ancora presente, con Marco Aurelio, si iniziò a deviare da esso, poiché egli designò suo figlio Commodo come successore.
Quindi la dinastia degli Antonini si potrebbe definire come una sotto sezione degli imperatori adottivi.
Differenze chiave:
Metodo di successione: Gli imperatori adottivi si distinguono per l'applicazione rigorosa del principio dell'adozione basata sul merito. Con la dinastia degli Antonini, si assiste a un ritorno parziale al principio dinastico, con la successione di Commodo, figlio di Marco Aurelio.
Periodo storico: Gli imperatori adottivi coprono un arco temporale più ampio, mentre la dinastia degli Antonini si concentra sugli imperatori successivi ad Antonino Pio.
Continuità del principio adottivo: il principio dell'adozione è stato interrotto con Commodo, figlio di Marco Aurelio.
In definitiva, gli imperatori adottivi rappresentano un periodo storico caratterizzato da un metodo di successione basato sul merito, mentre la dinastia degli Antonini si riferisce a una specifica linea di imperatori all'interno di quel periodo, in cui il principio dinastico iniziò a riaffermarsi.
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