Don Abbondio: il curato fifone dei Promessi Sposi che ci fa riflettere sulla paura

Don Abbondio: Un personaggio che ci assomiglia più di quanto crediamo

"Carneade! Chi era costui?". Con questa esclamazione, Don Abbondio, il curato del paesino di Renzo e Lucia, ci introduce al suo mondo fatto di timori e compromessi.

La sua figura, tratteggiata con maestria da Alessandro Manzoni ne "I Promessi Sposi", è un vero e proprio specchio delle nostre umane debolezze. Don Abbondio non è un eroe, né un malvagio, è semplicemente un uomo che ha scelto la via della quiete, rifuggendo ogni possibile pericolo.

La sua paura non è quella dei grandi eventi, ma quella quotidiana, fatta di piccole rinunce e di silenzi colpevoli. La sua è la paura di chi preferisce chinare il capo piuttosto che affrontare le conseguenze delle proprie azioni. È la paura di chi, per quieto vivere, è disposto a tradire i propri principi e a voltare le spalle ai più deboli.

In fondo, chi di noi non ha mai provato la sua stessa paura? Chi non ha mai preferito tacere per evitare problemi, o ha scelto la strada più facile per non rischiare? Don Abbondio, con la sua umanissima codardia, ci mette di fronte alle nostre contraddizioni, invitandoci a riflettere sul significato del coraggio e della responsabilità.

La sua figura, a tratti comica, a tratti patetica, ci ricorda che la paura è una compagna di viaggio insidiosa, capace di paralizzarci e di impedirci di vivere appieno la nostra vita. Ma ci ricorda anche che, nonostante tutto, la possibilità di scegliere è sempre nelle nostre mani.

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Rispondi nei commenti:

1. Qual è la frase simbolo di Don Abbondio?
2. Qual è il sentimento che caratterizza Don Abbondio?
3. Quale insegnamento possiamo trarre dal personaggio di Don Abbondio?

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