Da Wikipedia:
"Stiliti" furono poi indicati anche quei monaci cristiani anacoreti che vissero nel Vicino Oriente a partire dal V secolo. Avevano la particolarità di trascorrere la propria vita di preghiera e penitenza su una piattaforma posta in cima ad una colonna, rimanendoci per molti anni e spesso sino alla morte. Questa pratica voleva essere anche una testimonianza, una pubblica dimostrazione di fede.
Lo stilita, con la sua posizione "onnisciente", voleva simboleggiare se stesso come monito "vivente" per chiunque sapesse o vedesse la sua condizione di vita.
Pratica propria dell'Oriente, soprattutto dei dintorni di Antiochia e della Siria, nella Chiesa greca durò anche dopo lo scisma e presso i Russi fino al secolo XV; è, tra l’altro, attribuita a due santi: Simeone Stilita il Vecchio (secolo V), ritenuto il padre di questa forma di ascetismo, e Simeone Stilita il Giovane (secolo VI).
Gli stiliti erano assistiti dai loro confratelli che, una volta al giorno, provvedevano a rifornirli di cibo (sempre molto frugale) e di acqua. Generalmente non erano avvicinati da altre persone, anche a causa del fetore provocato dai loro bisogni corporali, che ricadevano ai piedi della colonna.
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