venerdì 5 aprile 2024

Lo stratagemma di Alarico

È risaputo che Roma fu saccheggiata dai visigoti di Alarico nel 410 d.C. 
Ma come fecero i visigoti a superare le solide mura della città? 

È risaputo che Roma fu saccheggiata dai visigoti di Alarico nel 410 d.C. 
Ma come fecero i visigoti a superare le solide mura della città? 

Si narra che Alarico escogitò un brillante stratagemma. Poiché non riusciva a espugnare Roma, inviò degli ambasciatori a congratularsi con i senatori per aver resistito all'assedio e per essere rimasti leali all'imperatore. Dopodiché offrì in regalo ai senatori 300 giovani schiavi come segno di pace.
I senatori accettarono volentieri e Alarico finse di allontanare il suo esercito da Roma. Gli schiavi, ovviamente, erano guerrieri istruiti da Alarico in gran segreto: dopo essersi mostrati mansueti e aver conquistato la fiducia dei senatori, gli schiavi si riunirono in un giorno prestabilito alla Porta Salaria, eliminarono le sentinelle e accolsero i visigoti in città.

Tale stratagemma - narrato dallo storico bizantino Procopio - appare astuto ma poco verosimile. Procopio offrì un'altra possibile versione, attribuendo la colpa a una matrona romana di nome Proba: "Provando compassione alla vista dei romani che stavano morendo di fame ed erano giunti al punto di mangiarsi tra loro, e constatando che non c'era alcuna speranza perché i nemici erano ovunque dalle rive del fiume fino al porto, Proba ordinò ai suoi servi di aprire le porte nottetempo".

Questa spiegazione sembra più verosimile, ma potrebbe essere anch'essa leggendaria. Purtroppo le altre fonti antiche non sono molto d'aiuto: Sozomeno per esempio menziona un generico "tradimento", senza scendere nei dettagli. 
In definitiva non sappiamo come i visigoti entrarono a Roma, ma è probabile che qualcuno aprì loro le porte dall'interno.

Da Facebook: Una pillola di storia antica al giorno

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