mercoledì 27 marzo 2024

Ötzi, l'uomo di Similaun, ha circa 5300 anni

Dal 1998, l’Uomo venuto dal ghiaccio è esposto al Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano con tutto il suo equipaggiamento.

Leggi l'articolo e riassumilo in poche frasi nei commenti.

Soprannominata  Ötzi da un giornalista - vezzeggiativo derivato dal luogo del ritrovamento (Ötztal nel Tirolo del Nord) - la mummia fu ritrovata nel 1991 dai coniugi tedeschi Helmut e Erika Simon durante un'escursione nelle Alpi Venoste : la coppia si trovava al Giogo di Tisa a 3.210 metri di altitudine, sul ghiacciaio della Val Senales non lontano dal rifugio Similaun ( Trentino Alto-Adige, in prossimità del confine italo-austriaco).

Accanto a lui si trovarono resti delle sue scarpe, del mantello, della faretra, dei suoi calzoni e, fra l'altro, la straordinaria ascia, lavorata prima a colata e poi saldata.

Durante il recupero, avviato senza particolari accorgimenti  conservativi, furono danneggiate parti del corpo (tessuti esterni,  femore sinistro in modo serio e genitali) e del suo equipaggiamento.

Ötzi è deceduto a causa di una ferita ad un’arteria della spalla provocata da una freccia. L'esame degli osteocidi colloca l'età della morte dell'uomo tra i quaranta e i cinquant'anni.

Ötzi è considerato il primo essere umano tatuato di cui si abbia conoscenza: ha sul suo corpo ben 61 tatuaggi che consistono in semplici punti, linee e crocette. Non venivano usati aghi, ma erano invece praticate delle piccole incisioni della pelle, poi ricoperte con carbone vegetale per ottenere l'immagine.

In seguito ad analisi effettuata nel 2008 sul DNA mitocondriale della mummia, risultò che il suo ceppo genetico non è più esistente: una datazione al radiocarbonio gli attribuisce un'età tra 5300 e 5200 anni, ponendolo nell'Età del rame, momento di transizione tra il Neolitico e l'Età del bronzo..

Nel 2013, un nuovo esame del Dna ha aggiunto dei tratti di penna all’immagine che ci siamo fatti di lui. Ötzi infatti era quasi calvo. La pelle bianca, solo un po’ abbronzata dal sole della montagna, è anch’essa poco veritiera. “Finora si pensava che la pelle della mummia si fosse scurita durante la permanenza nel ghiaccio”. L’uomo dei ghiacci era predisposto a diabete e obesità, ma sul suo corpo non ne porta alcun segno.


L’esame del DNA smentisce anche del tutto un legame fra Ötzi e la Sardegna, frutto probabilmente di quel 7% di Dna moderno che è finito all’interno del campione durante il suo recupero, contaminandolo. Lo studio sul genoma di Otzi ha trovato una percentuale molto elevata (90%) di ascendenza legata all’Anatolia.



Oggi Otzi riposa in una cella frigorifera costruita su misura per lui nel Museo Archeologico dell’Alto Adige.

Post Facebook di Lucia Rossi, tratto da:

Museo Archeologico dell’Alto Adige, Wikipedia, Bolzano net it oetzi, repubblica it cronaca mummia-nuovo-volto…


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