A Tiberio toccò, suo malgrado, la difficile successione di Augusto
Tiberio Claudio Nerone, secondo imperatore romano, succedette ad Augusto nel 14 d.C., inaugurando un periodo di transizione complesso. La sua figura è avvolta da un'aura di ambiguità: abile generale e amministratore capace, ma anche uomo schivo e tormentato, spesso descritto come crudele e sospettoso.
Figlio di Livia Drusilla e Tiberio Claudio Nerone, Tiberio fu adottato da Augusto, che lo designò come suo successore. L'eredità di Augusto, che aveva trasformato la Repubblica in un principato, era pesante da portare. Tiberio si trovò a dover gestire un impero vasto e complesso, in un'epoca di cambiamenti sociali e politici.
Il suo regno fu segnato da una serie di eventi controversi, tra cui la morte del nipote Germanico, molto amato dal popolo, e l'ascesa del prefetto del pretorio Seiano, che esercitò un'influenza nefasta sull'imperatore. Il ritiro di Tiberio a Capri nel 26 d.C. alimentò ulteriormente le voci sulla sua crudeltà e paranoia.
Nonostante la sua reputazione negativa, Tiberio fu un amministratore efficiente, che seppe mantenere la stabilità dell'impero e risanare le finanze pubbliche. Tuttavia, la sua personalità complessa e il suo regno controverso lo hanno consegnato alla storia come un imperatore enigmatico e controverso.
Rispondi nei commenti:
- Chi era il padre adottivo di Tiberio?
- In che isola Tiberio si ritirò?
- Chi influenzò negativamente Tiberio negli ultimi anni del suo regno?
__________
Posted by :
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi scrivere tutto quello che ti passa per la mente, ma usa un linguaggio corretto e non offendere nessuno.
Se non possiedi un profilo, puoi anche inviare un messaggio come "Anonimo", ma firma sempre col tuo nome.
I commenti inadeguati non saranno pubblicati, ma stai attento: il sistema registra SEMPRE il tuo indirizzo IP, perciò sei sempre riconoscibile!